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Un trekking urbano a Palermo

La città e l’acqua

L’isola della Sicilia è attraversata da fiumi, rapide e corsi d’acqua. In molti casi, anche il mare ha un ruolo significativo all’intero delle città. Nel caso di Palermo, il mare e l’acqua dolce hanno in qualche modo la stessa rilevanza. In passato i fiumi Kemonia e Papireto rappresentavano la migliore fonte di vita. Era molto comune vedere infatti vaste distese di alberi e piante. In effetti, Palermo sembrava più una campagna che una città. Oggi i due fiumi non si vedevano perché sono stati completamente coperti per ampliare la città. Comunque l’acqua continua a scorrere nel sottosuolo di Palermo: la vecchia città vive ancora e oggigiorno avrete l’opportunità di scoprirla.

Qanat, un’escursione in acque sotterranee

Probabilmente vi starete chiedendo cos’è un Qanat e cosa significa. “Qanat” significa “canale” nella lingua araba. È un corpo idrico superficiale continuo che scorre all’interno del canale sotterraneo. Questo tipo di infrastrutture attraversa il centro cittadino e raggiunge la campagna lì dove iniziano i campi coltivati. Se state pensando di conoscere il centro storico della città, i nostri appartamenti a Palermo si trovano in un contesto straordinario dove troverete eleganti quartieri. Da questa zona è molto facile trovare l’ingresso per i sentieri Qanat. Solitamente la visita è organizzata dal CAI (Centro Alpino Italiano) e dal gruppo speleologico.
L’origine dei Qanat è legata al regno arabo che occupò Palermo nel IX secolo. Avevano realizzato un sistema idrico all’avanguardia, utile per l’approvvigionamento idrico nelle abitazioni private e negli Hammam. In molti casi il canale d’acqua porta anche alle Camere dello Scirocco, stanze alte e fresche dove le persone possono ancora riposarsi e rilassarsi durante la stagione calda.

Tutto ciò che serve sapere

Le escursioni sono solo su prenotazione con un biglietto di 10 euro. I gruppi sono di minimo 15 persone. La durata della visita guidata è di circa un’ora e mezza. Considerando il percorso bagnato, la visita prevede abbigliamento comodo, scarponi impermeabili, imbracatura e casco. Si consiglia di portare un secondo abito nel caso in cui l’alto tasso di umidità bagni i vestiti. In generale la visita è sconsigliata alle persone claustrofobiche.

Questo articolo è stato scritto da Giulia Sofi
Oggi crea contenuti editoriali per riviste culturali e progetti espositivi.
I suoi articoli sono stati pubblicati su alcune riviste d’arte come CityRivista e Insideart.