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Gli antichi tesori di Selinunte

Un salto nel passato

Si sa che la ricchezza sta nella varietà delle cose che incontriamo. E questo è vero soprattutto qui in Sicilia, un mix cruciale tra territorio, storia e culture. Se, per esempio, rivolgiamo lo sguardo a nord-ovest, quanto si apprende è la varietà nella varietà. Proprio nella provincia trapanese gli scenari cambiano soprattutto lungo la costa. Ogni città o piccolo centro sul mare mostra singolari differenze. Dalle Saline di Trapani, allo Stagnone di Marsala sino alle isole Egadi, per citarne soltanto alcuni. E’ infatti proprio il mare a plasmare la vita da queste parti. Lo sapevano bene i Greci che qui scelsero di insediarsi.

La città greca

Un tempo chiamata Selinus, questa città è una testimonianza eccezionale della civiltà greca e meta imperdibile per famiglie e viaggiatori di tutte le età. La Polis greca è oggi visibile dentro il Parco Archeologico di Selinunte, esattamente a Marina di Selinunte. E’ visitabile tutti i giorni con orari variabili in base alla stagione, pagando un biglietto di 8 euro o di 12 euro con il servizio navetta. In una successione vastissima di enormi resti, l’antica città si estende dai muri di cinta, ai templi, alla necropoli. Visitare il parco è importante soprattutto oggi, dopo che gli studiosi hanno infatti scoperto qui la più grande agorà greca. Poi rivolgendosi a destra della stessa agorà, poco distante dall’area sacra di Megaphoros, si osserva la spontaneità della natura, del tutto integrata con l’antica città, lì dove un percorso d’acqua dolce si ricongiunge al mare. Soprattutto quando il sole ravviva il giallo delle sue architetture, in questo luogo magico si può stare all’aperto, passeggiare o pedalare lungo i vari percorsi, respirando aria buona. Inoltre, sullo sfondo blu del mare questo posto è anche un bellissimo teatro per concerti estivi ed eventi di vario genere.

Cave di Cusa

Tanti conoscono il parco archeologico di Selinunte, ma pochi sanno che ad appena 10 km più a nord, esattamente a Campobello di Mazzara, si trovano le Cave di Cusa, visitabili con un economico biglietto di 4 euro. All’immaginario della cava di un luogo irto e scosceso, le Cave di Cusa fanno eccezione. Facilmente accessibili sia a piedi che con qualsiasi mezzo, l’ingresso alle cave non ha scalini né impicci di sorta, al contrario. Chiuse appena da un piccolo cancello, le Cave rappresentano un naturale invito alla campagna siciliana. Il terreno si muove tra piccole dune e dolci sentieri di ulivi, tanto che chiunque può percorrerlo comodamente a piedi. La calcarenite è affiorante su più livelli, così lievi creste di pietra cingono il visitatore quasi completamente. Poi all’improvviso in mezzo a tanto verde si incontrano delle presenze mai viste prima: sono possenti pietre rotondeggianti, in realtà gli antichi conci di costruzione che appaiono come assurde sculture. Il parco era infatti, la cava, la fucina, la fabbrica di quelle meravigliose architetture che chiamiamo templi e che oggi si trovano proprio al Parco di Selinunte!

Attorno a Selinunte

La zona attorno alle due località è inoltre ben nota per la ricca tradizione gastronomica. Si può mangiare del buon pesce soprattutto lungo il litorale della spiaggia di Tre Fontane e il faro di Capo Graticola. Se volete fermarvi molti giorni, potreste optare per alcune ville di Selinunte. Inoltre, degustazioni di vini e agriturismi caratterizzano la vacanza tipica di questa campagna, dove potete soggiornare in queste ville di lusso. Tra questi, sulla strada per Castelvetrano, si trova il Glamping Nuvolive, un bellissimo posto di quiete e natura dove i visitatori possono degustare del vino delizioso e stare all’aperto.

Questo articolo è stato scritto da Giulia Sofi

Oggi crea contenuti editoriali per riviste culturali e progetti espositivi.
I suoi articoli sono stati pubblicati su alcune riviste d’arte come CityRivista e Insideart.